I BENEFICI DELLE NOCI

23.03.2014 00:00

Già a partire dal medioevo le noci vennero considerate una medicina: le foglie erano usate per attenuare i dolori e se ne conosceva il potere digestivo.
A partire dal XVI secolo, la forma del frutto intero sgusciato, simile a quella del cervello, spinse i dottori del tempo ad usarle nella cura dei problemi neurologici: ancora oggi è uso nelle università asiatiche che gli studenti mangino molte noci allo scopo di migliorare le loro performance negli esami. Recenti ricerche hanno evidenziato che le noci contengono melatonina, un potente antiossidante a cui sono attribuite proprietà benefiche per la salute celebrale. 

 

Un recente studio comparativo pubblicato sugli Annali of Internal Medicine nel Luglio 2006 condotto in Spagna tra la Dieta Mediterranea e la Dieta low- fat (a ridotto contenuto di grassi), evidenzia che coloro che hanno mangiato verdure, legumi, olio d’oliva e noci presentano valori pressori più bassi, un migliore profilo lipidico del sangue, hanno diminuito la resistenza all’insulina e hanno una minore concentrazione di molecole infiammatorie. 

Sembrerebbe che una dieta ricca di monoinsaturi possa ridurre il tasso di colesterolo LDL, che é nocivo per le arterie, senza ridurre il tasso di colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità, o colesterolo "buono").

 

Le noci rientrano a pieno titolo tra gli alimenti utili per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo ed il rischio cardiovascolare, purché - naturalmente - siano inserite nel contesto di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano. Numerosi, infatti, sono gli studi che hanno indagato e confermato i benefici ascrivibili ad una dieta ricca di noci; sebbene non manchino rare eccezioni in senso opposto, in base ai risultati di questi studi possiamo affermare che il consumo di 40-80 grammi di noci al giorno, in una dieta equilibrata, produce mediamente un calo dei livelli di colesterolo LDL (cattivo) di circa 8-12 mg/dL, mantenendo sostanzialmente invariati i valori del colesterolo buono.

 

In termini nutrizionali, le noci sono particolarmente conosciute per l'elevato contenuto in grassi insaturi. Esaminando il profilo accidico dell'alimento secco (vedi tabella), notiamo infatti come i grassi saturi rappresentino meno del 5% del patrimonio lipidico totale; ottimo, invece, il contenuto in grassi polinsaturi della serie omega-sei, mentre discrete risultano le percentuali di omega-tre: nutrienti abbastanza rari nei comuni alimenti, ad eccezione del pesce e di alcuni oli vegetali (di noci, di canapa, di semi di lino e di canola).

 

Valori nutrizionali noci secche (100 g)

Energia

612 KCal

Carboidrati

12.05 g

Proteine

24.9 g

Lipidi totali

56.98

Grassi saturi, totali

1.306 g

Grassi monoinsaturi, tot.

10.425 g

Grassi polinsaturi, tot.

42.741 g

di cui omega-sei  
di cui omega-tre  

33.727 g
8.718 g

Colesterolo

0 mg

Vitamina E

3.85 mg

In vari studi, l'ottimale sinergia tra i grassi polinsaturi si è dimostrata utile nel ridurre i livelli di trigliceridi e colesterolo LDL, senza incidere significativamente sui livelli di HDL o addirittura aumentandoli leggermente. Quest'ultimo effetto è supportato anche dal buon contenuto in acidi grassi monoinsaturi ed in particolare di acido oleico, lo stesso che porta molti nutrizionisti a consigliare l'olio di oliva in sostituzione dei normali oli di semi.

Un altro prezioso nutriente che abbonda nelle noci è l'amminoacido arginina, precursore dell'ossido nitrico, un potente vasodilatatore che contribuisce alla salute delle arterie mantenendole flessibili e prevenendo la formazione di coaguli. Anche la vitamina E, contenuta nelle noci in ottime quantità, potrebbe contribuire - in sinergia con arginina e grassi omega-3 - a contrastare la formazione delle placche aterosclerotiche, grazie alle note proprietà antiossidanti.

Infine, sempre nell'ottica di una riduzione dei livelli di colesterolo, potrebbe risultare assai importante il ruolo degli steroli vegetali (o fitosteroli) e delle fibre, dato che entrambi contribuiscono a ridurre l'assorbimento intestinale dei lipidi alimentari. Le fibre, inoltre, favoriscono l'insorgenza del senso di sazietà; per questo, le noci possono essere consumate come spuntino insieme ad una mela o ad un altro frutto fresco, oppure per condire l'insalata al posto del tradizionale olio di semi.

Recenti studi scientifici lo riscattano e prospettano l’ipotesi che, oltre ad un alto potere anti-colesterolo, le noci sarebbero anche in grado di allontanare la formazione, e dunque l’aggressione di cellule tumorali, grazie alla combinazione di particolari nutrienti in esse contenuti. 

Merito della presenza di fitosteroli, flavonoidi, vitamina E ed omega3, un gruppo di sostanze ‘bioattive’, che introdotte nell’organismo con la dieta fungono da freno per l’ossidazione cellulare rallentandone il processo di invecchiamento, responsabile anch’esso dell’insorgenza di malattia. Scudo anticancro e preventivo per il tumore del seno, secondo quanto attesta una ricerca del Cancer Research Institute, sarebbero in particolare gli acidi grassi omega-3 e buone prospettive si profilano anche per il tumore del colon retto per il quale i risultati di uno studio pubblicato su ‘Nutrition’ proverebbero il potere inibitorio della noce verso la sua crescita. 

“Grazie alla nutrigenomica, la scienza che studia il rapporto fra genoma e dieta - dichiara il Professor Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione Umberto Veronesi – e la nutrigenetica che si dedica a esaminare le interazioni fra alimentazione e genoma in tutte le sue varianti genetiche, abbiamo potuto comprendere ancora meglio il valore della corretta e sana alimentazione. Oggi è ormai chiaro e accettato che i nutrienti quali proteine, carboidrati, grassi, minerali, vitamine, e decine di altre sostanze contenute in piccolissime quantità negli alimenti, sono direttamente coinvolti in una miriade di reazioni metaboliche che determinano gli equilibri ormonali, le reazioni immunitarie, i processi di detossificazione e l’utilizzazione di alcuni nutrienti. L’alimentazione, ed alcuni cibi in particolare, è quindi riconosciuta come un alleato prezioso e indispensabile per la tutela della salute. Mi sento in dovere di invitare tutta la popolazione a seguire a tavola le raccomandazioni di medici e della ricerca scaturite dalla consapevolezza che le componenti presenti negli alimenti, unite in dieta ad hoc, possono esaltarne le preziose proprietà a favore del benessere dell’intero organismo”. 

“Tra questi cibi che difendono la salute – commenta Marco Bianchi, divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi – non può essere esclusa la noce. Essa è, infatti, ricca di principi nutritivi: oltre a contenere fosforo, calcio, ferro e potassio, apporta all’organismo anche un sensibile quantitativo di zinco e rame, elementi che vengono di norma attinti dalla carne, e consigliata anche in diete vegetariane. La noce è poi un frutto dall’alto potere calorico e vitaminico (contiene la vitamina A, B1, B6, E, F, C e P) e ricco di grassi polinsaturi, caratteristiche queste la rendono efficace per combattere il colesterolo cattivo, salvaguardando così il cuore da alcune malattie come ad esempio l’aterosclerosi, per prevenire alcune forme tumorali o per migliorare la funzionalità dell’apparato riproduttore, specie in gravidanza, per la presenza di folati. Ancora l’acido alfa-linoleico dà alla noce proprietà digestive e diuretiche, la vitamina E potere antiossidante che aiuta a tenere sotto controllo gli effetti dei radicali liberi. Infine non sono da dimenticare le proprietà antianemiche, drenanti, energetiche, lassative, nutrienti, remineralizzanti e vermifughe”.

 

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