Abbracciarsi è terapeutico

01.01.2000 00:00

La durata media di un abbraccio tra due persone è di 3 secondi. Ma i ricercatori hanno scoperto qualcosa di fantastico! Quando un abbraccio dura 20 secondi, si produce un effetto terapeutico sul corpo e la mente.


La ragione è che un abbraccio sincero produce un ormone chiamato "ossitocina", noto anche come l'ormone dell'amore.
Questa sostanza ha molti benefici sulla nostra salute fisica e mentale, ci aiuta, tra l'altro, a rilassarci, a sentirci al sicuro e calmare le nostre paure e l'ansia.


Questo meraviglioso tranquillante è offerto gratuitamente ogni volta che si prende una persona tra le nostre braccia, che si culla un bambino, che si accarezza un cane o un gatto, che si balla con il nostro partner, che ci si avvicina a qualcuno o che si tiene semplicemente un amico per le spalle.

L’abbraccio è un gesto istintivo, una dimostrazione d’affetto spontanea che porta vantaggi sia fisici che psicologici. Questo gesto è il primo che sperimentiamo quando veniamo al mondo pochi minuti dopo la nascita, è un modo semplice e diretto utilizzato dalla madre per trasmettere al neonato protezione e calore umano.

Nell’adulto l’abbraccio diventa una vera e propria terapia come evidenziano alcuni studi scientifici sia in Italia che all’estero. Mentre due persone si abbracciano avviene una specie di sincronizzazione celebrale, i tracciati elettroencefalografici che inizialmente sono diversi divengono via via analoghi fino a sovrapporsi ed armonizzarsi tra loro con ripercussioni positive sul benessere psicofisico delle persone. Un ulteriore studio compiuto a Los Angeles dal dottor Katz metterebbe in evidenza che abbracciarsi rafforza il sistema immunitario, combatte lo stress e lenisce le situazioni di panico.

Per ottenere benefici quotidiani dagli abbracci e stimolare le endorfine (gli ormoni del benessere) ne servirebbero dai quattro ai dodici: la dose minima è sufficiente nei momenti tranquilli per mantenere la serenità mentre quella massima è necessaria per contrastare i periodi di stress, tensione o angoscia. I bambini non sono mai sazi di coccole e baci, è bene abbracciarli spesso quando li vediamo angosciati, tristi o pensierosi.

In mancanza di una persona premurosa ecco che ci vengono in aiuto i nostri fedeli animali domestici, cani e gatti sarebbero in grado di offrire coccole ai loro padroni donando le stesse sensazioni offerte da una persona umana. Anche i pesci sanno trasmettere silenziose tenerezze, il loro continuo movimento nell’acqua riesce addirittura ad abbassare la pressione arteriosa.

Non tutti però sono capaci di far sentire i propri sentimenti tramite il contatto fisico, ecco che in Australia è stata lanciata una particolare iniziativa denominata ‘Free Hugs’ (abbracci liberi): le persone coinvolte si appendono al collo un cartello con questa scritta e si rendono disponibili ad offrire, a chi ne avesse bisogno, un abbraccio caldo e rassicurante. Da questa particolare idea sono cresciuti in tutto il mondo molteplici ‘movimenti degli abbracci’, anche in Italia nel sito www.abbracciliberi.it è possibile seguire le iniziative e vedere e sentire le testimonianze.

Abbracci e coccole costano poco e danno risultati straordinari. Una ricerca condotta dall’Università di Birmingham ha evidenziato, studiando un campione di duemila neomamme, che l’aver ricevuto molte visite di parenti e amici nelle due settimane successive al parto avrebbe prodotto una drastica diminuzione delle depressioni post partum.

 

Ecco qualche consiglio per le persone che hanno difficoltà a trasmettere i propri sentimenti con le coccole:

  • se fare una carezza ti mette in imbarazzo, anche se chi la deve ricevere è un membro della tua famiglia, forse hai ricevuto un’educazione molto rigida che non ti ha abituato al contatto fisico. Puoi superare questa tensione sottoponendoti ad alcuni massaggi che ti aiuteranno a prendere contatto con il linguaggio della pelle
  • se i tuoi sentimenti sono chiari ma ti mancano le parole per colpa della timidezza o del pudore, prova a preparare prima la frase che vorresti dire e ripensala più volte fino a farla diventare parte di te, sarà più semplice esprimere quello che senti
  • se ti piace fare dei piccoli doni a colleghi ed amici ma spesso sei bloccato dalla paura del giudizio degli altri, cerca di non pensare troppo al contenuto del regalo che vuoi fare, conta molto meno del gesto.
Indietro