Gli Additivi Alimentari più pericolosi

10.08.2014 17:16

Gli additivi alimentari sono oggetto di frequenti discussioni. Il loro nome compare a lettere piccole sull’etichetta di prodotti in busta e in scatola. Con queste sostanze il produttore vuole mantenere inalterata la qualità dell’alimento in questione: durante la lavorazione del prodotto vengono impiegate sostanze additive per garantire la conservazione, migliorarne l’aspetto e conservarne l’aroma e il sapore.

Voi, come consumatori, vi chiederete giustamente se l’impiego di queste sostanze sia sicuro e, in ogni caso, motivato e necessario. Gli additivi alimentari, che il più delle volte vengono assimilati insieme ai cibi, sono sottoposti a rigide verifiche che ne accertino la sicurezza. Ma nonostante tutti i test e i controlli, non vi è alcuna garanzia del fatto che tutte le sostanze ammesse siano completamente sicure per ciascun individuo. Così, nei soggetti più sensibili, alcuni additivi possono provocare reazioni allergiche o altri tipi di intolleranze e allergie. Proprio le persone allergiche o con altri problemi di salute vogliono sapere cosa si nasconde dietro i cosiddetti additivi e altre terminologie indicate nella lista degli ingredienti.

Cosa sono gli additivi alimentari?

Nel linguaggio ufficiale gli additivi sono sostanze che vengono aggiunte agli alimenti per preservarne la qualità o per ottenerne determinate caratteristiche o proprietà. Vengono escluse esplicitamente quelle sostanze che, secondo le aspettative generali del consumatore (riguardo alle proprietà, alla tollerabilità e alla digeribilità) sono utilizzate prevalentemente per i loro valori nutritivi, per il loro odore e il loro sapore, nonché l’acqua potabile e l’acqua da tavola. Così, ad esempio, il tuorlo d’uovo non è un additivo perché viene impiegato per il suo valore nutrizionale e le caratteristiche del suo sapore, sebbene possa determinare anche le proprietà (aspetto, colore) di un alimento (ad esempio di un dolce). Le sostanze che finiscono fortuitamente negli alimenti, come agenti inquinanti e residui, non sono additivi: se, ad esempio, lo stagno di una scatola intacca l’alimento in essa contenuto, lo stagno non assume la connotazione di additivo. Alcune sostanze sono equiparate agli additivi perché devono svolgere un compito tecnologico negli alimenti.

Il 29 gennaio 1998 gli stati membri dell’Unione Europea hanno firmato un accordo sulla regolamentazione e l’ammissione di sostanze additive nei generi alimentari. Con tali normative l’uso di tutti gli additivi, salvo poche eccezioni, viene regolamentato dalla legge.

L’ADI (Acceptable Daily Intake), o DGA (dose giornaliera ammissibile), stabilisce la quantità di una determinata sostanza che una persona può assumere ogni giorno, per tutta la vita, senza conseguenze per la salute. Tale quantità viene espressa in milligrammi di prodotto per chilogrammo di peso corporeo. Gli adulti, quindi, tollerano determinate sostanze meglio dei bambini.

Per fare un esempio, la quantità massima consentita per alcuni wurstel non deve superare i 100 milligrammi di nitrato di sodio per chilogrammo. Questo significa che un adulto con 70 kg di peso può sempre consumare quotidianamente 70 grammi (7x1000/100 mg) di quei wurstel, mentre un bambino di 20 kg può mangiarne solo 20 grammi al giorno (2x1000/100 mg).

Secondo scienziati austriaci il superamento dei valori ADI comporta dei rischi. Questo vale generalmente per gruppi di persone con speciali abitudini alimentari e in specifiche situazioni (ad esempio durante la gravidanza). 

 

COLORANTI CON EFFETTI COLLATERALI NOTI

Il caso più frequente è quello del giallo di tartrazina (E 102). Le reazioni allergiche provocate da combinazioni azoiche interessano un'alta percentuale di quelle persone che sviluppano reazioni allergiche verso l'acido acetilsalicilico (principio attivo dell'aspirina), nonchè verso i salicilati naturalmente presenti negli alimenti. In alcuni paesi europei ogni anno 10.000 persone sono colpite da orticaria dovuta a reazioni allergiche verso additivi alimentari. Circa il 10% degli asmatici reagisce ai coloranti azoici con attacchi di asma.

Le seguenti tabelle riassumono alcuni risultati di queste ricerche:

Nome Colore Alimenti tipici Effetti Collaterali ADI
/mg
E 102 Tartrazina
(colorante azoico)
giallo limone bibite effervescenti, polvere effervescente,
essenze di frutta, miele industriale, gelati
confezionati, budino in polvere, senape,
sciroppi, dolciumi
reazioni allergiche,
in particolare per gli
asmatici e le persone
sensibili all'aspirina
7,5
E 110 Giallo arancio S
(colorante azoico)
giallo arancio marmellata di albicocche, biscotti con gelatina
di arancia, bevande istantanee a base di
cioccolato,  zuppe istantanee, pane grattuggiato
confezionato, creme di formaggio, creme di
yogurt, marzapane, budino in polvere
reazioni allergiche,
soprattutto in caso di 
intolleranza verso l'aspirina
2,5
E 122 Azorubina
(colorante azoico)
rosso budini, prodotti istantanei, rollè di dolci, pane
grattuggiato, miscele per budini, salse scure,
zuppe istantanee, gelati confezionati, 
marzapane, dolciumi
reazioni allergiche,
in particolare in caso di 
intolleranza verso l'aspirina
4,0
E 123 Amaranto
(colorante azoico)
rosso liquori, uova di pesce reazioni allergiche,
soprattutto in caso di 
intolleranza verso l'aspirina
0,8
E 124 Cocciniglia rossa A
(colorante azoico)
rosso bibite effervescenti, gelatina di frutta,
salmone in scatola, dolciumi
reazioni allergiche,
soprattutto in caso di 
intolleranza verso l'aspirina
4,0
E 127 Eritrozina
(colorante azoico)
rosa conserve di frutta, gelati confezionati allergie che da ricerche 
batteriologiche risultano
alterazioni del patrimonio
genetico
0,1
E 129 Rosso allura AC
(colorante azoico)
rosso bitter soda, bitter vino presunti effetti sul
metabolismo dell'organismo
umano
7,0
E 155 Bruno HT 
(colorante azoico)
marrone aprodotti da forno, prodotti da dessert, 
condimenti
in concentrazioni elevate:
possibili sedimentazioni nei
reni e nei vasi linfatici
3,0

 

CONSERVANTI CON EFFETTI COLLATERALI NOTI


Nome
Alimenti tipici  Effetti Collaterali         ADI
/mg
Diossidi solforosi e solfiti
E 220 diossido solforoso, anidride solforosa
E 221 solfito di sodio
E 222 bisolfito di sodio
E 223 metasolfito di sodio
E 224 metabisolfito di potassio    
E 226 solfito di calcio
E 227 bisolfito di calcio
E 228 bisolfito di potassio

 
conserve di verdure, frutta candiata, patatine, 
conserve di rafano, vino, frutta secca                      
Asma, mal di
testa, irritazioni del tratto 
gastro-intestinale,
nausea, 
perdite di vitamina B1           
0,7
E 321 Butilidrossitoluene (BHT) gomme da masticare nelle persone
allergiche a questa
sostanza si 
manifestano
screpolature
della pelle. il BHT può
favorire la formazione
di enzimi gastrici
nel fegato, 
alimentando così la 
distruzione di altre
sostanze, ad es. la
vitamina D; non può
essere aggiunto in
cibi per l'infanzia.
0,05
E 249 Nitrito di potassio
E 250 Nitrito di sodio
carni in scatola, insaccati, pesce in
scatola, formaggi
formazione
delle
nitrosamine
cancerogene
0,1
E 251 Nitrito di potassio
E 252 Nitrito di sodio
formaggi, carne, pesce in scatola formazione
delle
nitrosamine
cancerogene
5,0

 

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